Il giovane Holden

Titolo originale: The Catcher in the Rye (1951)

Gioco di parole intraducibile in italiano: si fa riferimento al guantone da baseball, ai campi di segale (di una poesia - filastrocca, in cui un ragazzo prende altri ragazzi che saltano …)

Autore: Salinger, Jerome David

(New York 1919)

"E' buffo.
Non raccontate mai niente a nessuno.
Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti.
"

Salinger deve avere sentito la mancanza di molte persone (l'enorme massa di giovani e non, che ha letto il suo romanzo, un cult anche oggi) e coerentemente si è come isolato dal pubblico (e per uno scrittore non deve essere facilissimo).

Un romanzo di formazione che ha commosso più generazioni. Sognatore e cinico al tempo stesso. Adulto e infantile al tempo stesso. Eroico e qualunquista al tempo stesso. Avventura e denuncia al tempo stesso. Veloce e lento, superficiale e profondo, leggero e sottile al tempo stesso. Un coacervo di emozioni, battute, atmosfere di un'America metafisica.

"Sa le anitre che stanno in quello stagno vicino a Central Park South? Quel laghetto? Mi saprebbe dire per caso dove vanno le anitre quando il lago si gela? Lo sa, per caso?"

Una domanda che ne contiene tutte, e una risposta che non si smette mai di cercare.

Ogni domanda che palpita nel cuore del pensiero si sente inebriata dal facile acquisto, ma non sa che il desiderio tende ad essere infinito.

"Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere" - L. Wittgenstein
Tractatus logico philosophicus